I convertitori AD a retroazione funzionano tutti secondo lo stesso principio: utilizzano un convertitore DA interno per convertire in analogico una opportuna sequenza di valori digitali, che viene poi confrontata con la tensione di ingresso. Lo schema generale è mostrato nella seguente figura:
La logica di controllo, temporizzata da un segnale di clock, genera una serie di codici digitali (si presti attenzione al fatto che il periodo del clock non coincide con tempo di campionamento o col tempo di conversione dell'ADC: anzi, dev'essere sempre molto minore di tali tempi).
I codici vengono inviati al DAC che li converte in tensioni analogiche. Queste ultime infine vengono confrontate, tramite un comparatore, con la tensione di ingresso da convertire. Appena tale tensione diventa maggiore o uguale a quella di ingresso, l’uscita del comparatore va a livello basso, bloccando la logica di controllo e congelando la stringa di bit che si voleva ottenere come risultato della conversione.
I convertitori ADC a retrozione sono:
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