Per far accendere un diodo LED è necessario polarizzarlo direttamente. Da questo punto di vista l'unica differenza sostanziale rispetto ai diodi "normali" sta nel valore della tensione di soglia. Infatti i i LED sono realizzati con semiconduttori (e leghe di semiconduttori) di tipo diverso rispetto al silicio usato normalmente nei diodi raddrizzatori.
Il valore della tensione di soglia dipende dal colore della luce emessa dal LED come mostra la seguente tabella riassuntiva:
I primi LED, realizzati negli anni '60, producevano luce infrarossa o di colore rosso. Successivamente, negli anni 70, furono sviluppati i LED a luce arancione, gialla e verde, mentre le lunghezze d'onda minori (corrispondenti alle frequenze più elevate) furono raggiunte solo negli anni '90.
La lunghezza d'onda λ, misurata in nanometri (nm, 10-9 metri), è la distanza misurata fra due massimi dell'onda luminosa.
Il colore percepito dal nostro occhio della radiazione luminosa dipende dalla sua lunghezza d'onda (le radiazioni con lunghezza d'onda inferiore a 400nm e superiore a 730nm circa non sono invece visibili, entrando rispettivamente nel campo dell'ultravioletto e dell'infrarosso):
La lunghezza d'onda è legata alla frequenza dell'onda dalla relazione:
dove c è la velocità della luce (circa 300.000 km/s), f è la frequenza dell'onda e λ la lunghezza d'onda.
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