Consideriamo un generico sistema lineare con ingresso sinusoidale, come in figura:
Sinusoide di ingresso Sin e sinusoide di uscita Sout hanno uguale frequenza f (e uguale pulsazione ω e periodo T), ma hanno ampiezze e fasi diverse. Possiamo dunque scrivere le due sinusoidi in generale in questo modo (assumendo, arbitrariamente, Sin come riferimento di fase):
Sin(t) = Ain sen(ω.t) Sout(t) = Aout sen(ω.t + φout)
Si noti che la pulsazione ω è la stessa per le due sinusoidi, mentre saranno in generale diversi i valori di Ain, Aout e φout.
Per risposta in frequenza di un sistema lineare si intende lo studio del comportamento del sistema in presenza di segnali di ingresso sinusoidali con qualsiasi frequenza (in teoria da 0 a ∞). In pratica si fa variare la frequenza della sinusoide di ingresso e per ogni valore di frequenza si misurano (o si calcolano) i valori di ampiezza e di sfasamento della sinusoide di uscita.
Per misurare la risposta in frequenza in un circuito è sufficiente disporre di un generatore di segnali sinusoidali con frequenza variabile e di un oscilloscopio. Il segnale sinusoidale di ingresso, prodotto dal generatore di sinusoidi, viene inviato al circuito e visualizzato su un canale dell’oscilloscopio. Il segnale sinusoidale in uscita al circuito viene visualizzato sul secondo canale dell’oscilloscopio.
La misura della risposta in frequenza è eseguita fissando l’ampiezza della sinusoide di ingresso e facendone quindi variare la frequenza: per ogni valore di frequenza, per mezzo dell’oscilloscopio si misurano l’ampiezza e la fase della sinusoide di uscita. Naturalmente la conoscenza della risposta in frequenza sarà tanto più completa quanto maggiore sarà il numero di misure effettuate, cioè quanto ravvicinati saranno i valori di frequenza considerati.
I risultati possono essere quindi riportati su una tabella, per esempio nel seguente modo:
ω [rad/s] | Aout [V] | φout [rad] |
10 | 2,5 | 0,8 |
20 | 2,32 | 0,75 |
30 | 2,2 | 0,7 |
... | ... | ... |
Si noti che la tabella non riporta l'ampiezza Ain della sinusoide di ingresso, poiché questa viene mantenuta costante nell'esperimento. Nella maggior parte dei casi si è interessati al rapporto fra l'ampiezza della sinusoide di uscita e l'ampiezza della sinusoide di ingresso:
M = Aout/Ain
Tale rapporto si dice modulo ed è generalmente un numero puro, senza unità di misura (tranne il caso in cui la grandezza di uscita sia diversa da quella di ingresso, come accade ad esempio quando l'ingresso è una tensione e l'uscita è una corrente o viceversa).
Supponendo per esempio che sia Ain = 5 V, la tabella precedente può essere così riscritta:
ω [rad/s] | M =Aout/Ain | φout [rad] |
10 | 0,5 | 0,8 |
20 | 0,464 | 0,75 |
30 | 0,44 | 0,7 |
... | ... | ... |
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