Le funzioni di library del C sono funzioni predefinite e incluse per default in qualsiasi installazione standard del linguaggio. In pratica è possibile usare le funzioni di library come se fossero normali istruzioni del linguaggio stesso, a patto di includere in testa al file c il file include opportuno. Per esempio il seguente semplice programma calcola l'elevamento a potenza di base con esponente exp e salva il risultato in ris:

Si noti il #include <math.h> all'inizio, necessario per poter utilizzare la funzione pow della libreria matematica.

In generale tutte le funzioni di library standard del linguaggio C possono essere utilizzate programmando il PIC (anche se le funzioni di input e output, come printf e scanf, funzionano ovviamente in modo un po' differente, dal momento che il PIC solitamente non è collegato a un monitor e a una tastiera).

Oltre alle funzioni di library standard, il file include pic.h (che viene incluso automaticamente attraverso il file htc.h) contiene la definizione di una serie di macro (per la differenza fra macro e funzioni vedi qui) e di funzioni che possono essere utilizzate nei programmi come normali funzioni di library.

Le più importanti sono le seguenti (le macro si distinguono dalle funzioni per l'assenza di un vero e proprio prototipo - in ogni caso non bisogna preoccuparsi troppo di questo fatto, poiché a quasi tutti gli effetti è possibile usare una macro come una normale funzione):

• __CONFIG(data)
  utilizzata normalmente a inizio programma per settare la Configuration Word;
  
  
• __delay_ms(x)
  produce un ritardo pari al numero di millisecondi indicato da x;
  
  
• __delay_us(x)
  produce un ritardo pari al numero di microsecondi indicato da x (sia questa che la precedente macro hanno bisogno, per funzionare, della definizione della costante _XTAL_FREQ che specifica la frequenza del clock del PIC);
  
  
• void _delay(unsigned long cycles)
  produce un ritardo pari al numero di cicli di istruzione indicato (un ciclo di istruzione è pari a 4 cicli di clock);
  
  ATTENZIONE: il ritardo in tutte le funzioni delay dev'essere sempre indicato con una costante, es. __delay_ms(100). Non è possibile usare una variabile come argomento nella chiamata di queste macro (es. __delay_ms(ritardo) non è consentito). Per realizzare ritardi variabili è possibile chiamare queste funzioni all'interno di un ciclo, ripetendo il ciclo un numero variabile di volte (es. ripetendo 10 volte una chiamata a __delay_ms(100) si ottiene un ritardo di un secondo; ripetendo il ciclo 20 volte si ottiene un ritardo di 2 secondi etc.).
  
  
• CLRWDT()
  azzera il Watch Dog Timer (corrisponde all'istruzione CLRWDT in assembly);
  
  

• void ei (void), void di (void)
  abilitano e disabilitano rispettivamente gli interrupt; 

• NOP()
  esegue un'istruzione NOP;

• SLEEP()
  esegue un'istruzione SLEEP.

Alcune delle precedenti funzioni e macro sono già state utilizzate nel nostro primo esempio di programma. Per maggiori dettagli sulle altre, rimandiamo il lettore al manuale del compilatore.

Oltre alle macro "di library" ce ne sono alcune che non sono incluse nel file pic.h, ma che sono talmente utili che vale la pena di conoscere. Le macro descritte nel seguito devono essere incluse manualmente all'inizio del proprio programma nel seguente modo:

Vediamole ora rapidamente:

• set_bit(ADDRESS,BIT)
  setta a uno il bit BIT del registro ADDRESS;
  
  
• clear_bit(ADDRESS,BIT)
  resetta a zero il bit BIT del registro ADDRESS;
  
  
• test_bit(ADDRESS,BIT)
  testa il valore del bit BIT nel registro ADDRESS.

Il seguente breve esempio dovrebbe chiarire l'uso di queste macro:

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