Si parla in generale di temporizzazione (timing) con riferimento a quei casi in cui si vuole eseguire determinate operazioni entro un tempo prefissato o allo scadere di un determinato intervallo di tempo. Per esempio si potrebbe voler leggere i valori della tensione analogica di ingresso a intervalli di tempo prefissati oppure potrebbe essere necessario eseguire due istruzioni successive con un certo preciso ritardo.
Per risolvere i problemi di temporizzazione del PIC si hanno a disposizione due strategie:
- temporizzazione software: viene realizzata
per mezzo di cicli di ritardo, la cui durata
viene calcolata in base al tempo di esecuzione
delle singole istruzioni del ciclo;
- temporizzazione hardware: in questo caso ci si affida a un timer il quale misura il tempo trascorso (in base al periodo del clock) e segnala lo scadere dell'intervallo desiderato.
In generale la temporizzazione software è più semplice (richiede solo la scrittura di un programma) ma è anche meno precisa. Viceversa la temporizzazione hardware può essere più complessa (in quanto, appunto, richiede la gestione di dispositivi hardware interni o esterni al PIC), ma è anche più precisa e flessibile.
Nel seguito, senza pretendere di esaurire l'argomento (vastissimo) presenteremo alcune soluzioni software e circuitali per affrontare i problemi di temporizzazione in alcuni casi pratici.
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