ELEMANIA
PIC16F690 - ADC: approssimazioni successive
Convertitore ad approssimazioni successive

Il convertitore AD del PIC è suddiviso in un blocco di campionamento e un blocco di conversione vera e propria:

Struttura interna dell'ADC del PIC

Il convertitore analogico digitale è un ADC ad approssimazioni successive, nel quale la conversione avviene generando una successione di approssimazioni via via sempre più precise del valore da convertire. Per il proprio funzionamento il convertitore utilizza un clock di temporizzazione il cui periodo è denominato TAD. Occorrono 11 periodi TAD per completare una singola conversione e il TAD minimo non può essere inferiore a 1,6 µs (ciò significa che ogni singola conversione richiede un tempo minimo di 11 x 1,6µs = 17,6 µs per essere completata).

Il tempo TAD è generato a partire dal clock di sistema (TOSC) attraverso un fattore di prescaling che viene stabilito in base ai bit ADCS0, ADCS2 e ADCS1 del registro ADCON1 secondo lo schema seguente:

In pratica per esempio ponendo ADCS2=0, ADCS1=0 e ADCS0=1 la frequenza del clock di sistema viene divisa per 8, cioè TAD = 8*TOSC. Supponendo per esempio di usare un clock interno FOSC = 4 MHz e dunque TOSC = 1/FOSC = 1/4M = 0,25 µs avremo in questo caso TAD = 8*TOSC= 2 µs (e dunque una conversione completa richiederà 11*TAD = 22 µs).

La tabella seguente mostra la durata del TAD in corrispondenza a diversi valori di FOSC e per diversi valori di prescaling (settati con i bit ADCSx). Le combinazioni in grigio non possono essere usate in quanto producono valori di TAD inferiori al minimo richiesto per il corretto funzionamento dell'ADC (1,6 µs).

 

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