ELEMANIA
Segnali - L'oscilloscopio
L'oscilloscopio tradizionale (a tubo catodico)

L'oscilloscopio è probabilmente lo strumento di laboratorio più importante e versatile per effettuare misure su segnali di tipo elettrico. In realtà le misure effettuate per mezzo dell'oscilloscopio non sono in generale precisissime, ma lo strumento ha il grande vantaggio di visualizzare sullo schermo un grafico del segnale misurato e il grafico, come si è detto in precedenza, è il modo più intuitivo e semplice per rappresentare un segnale.

 

Lo schermo e i canali

In un oscilloscopio classico sullo schermo è sovrapposto un reticolo allo scopo di favorire la lettura dei dati. Ogni intervallo del reticolo è chiamato divisione: di solito 10 sull'asse orizzontale e 8 su quello verticale.  Al centro del reticolo i due assi cartesiani sono segnali con maggiore evidenza: sugli assi ogni divisione viene ulteriormente suddivisa in altre cinque unità più piccole.

Il segnale da visualizzare viene introdotto attraverso uno dei due appositi connettori (di solito di tipo BNC) al quale vengono collegate opportune sonde. I due connettori corrispondono a due segnali che possono essere visualizzati insieme sullo schermo (detti canali dell'oscilloscopio e indicati con CH1 e CH2).

 

Le manopole di regolazione

La regolazione dei parametri della visualizzazione avviene per mezzo di due manopole:

Oscilloscopi digitali (con memoria)

Il limite maggiore dell'oscilloscopio tradizionale è rappresentato dal fatto di poter visualizzare solo segnali di tipo periodico, cioè che si ripetono sempre uguali nel tempo. Viceversa i segnali non periodici (aperiodici) non possono essere visualizzati sullo schermo di un oscilloscopio a tubo catodico. La ragione di questo fatto sta nel modo con cui l'oscilloscopio visualizza la traccia del segnale sullo schermo. Quella che ai nostri occhi appare come una linea continua è in realtà prodotta da un singolo puntino luminoso che percorre ripetutamente lo schermo. Se il segnale non è periodico, ad ogni scansione del puntino la traccia successiva non "ricalca" quella precedente e la visualizzazione sullo schermo diviene confusa.

Per ovviare a questo problema si usano gli oscilloscopi digitali (o con memoria), i quali consentono di "fotografare" l'andamento del segnale memorizzandone una porzione in una memoria ram interna. In tal modo è possibile visualizzare sullo schermo qualsiasi segnale, anche non ripetuto nel tempo.

 

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