Si definisce sensore un dispositivo in grado di misurare una grandezza fisica non elettrica (temperatura, luce, forza etc.) convertendola in una grandezza di tipo elettrico (tensione, corrente, resistenza etc.).

Un semplice esempio di sensore è il sensore di temperatura integrato AD590. Si tratta di un dispositivo che produce una corrente in uscita di valore direttamente proporzionale alla temperatura misurata, secondo la semplice formula:

I = K ^. T

dove I è la corrente prodotta, T è la temperatura (espressa in gradi Kelvin, °K) e K è una costante moltiplicativa di valore 1 µA/°K. In pratica, per fare un esempio, se la temperatura misurata è di 25 °C corrispondente a circa 298 °K, la corrente prodotta dal sensore è:

I = 298 µA

In base alla precedente descrizione un sensore può essere facilmente schematizzato come un blocco che riceve in ingresso la grandezza fisica non elettrica da misurare e fornisce in uscita la grandezza elettrica corrispondente:

Lo scopo di tale conversione di segnale è quello di interfacciare il mondo esterno con un sistema elettronico. Tanto per fare un esempio si consideri il caso di un controllo automatico della temperatura di un ambiente: la temperatura misurata dal sensore e convertita in una grandezza elettrica, viene quindi elaborata da un sistema elettrico di controllo il quale a sua volta comanda l'accensione o lo spegnimento di un impianto di riscaldamento.

C'è po' di confusione a proposito dei nomi, poiché i sensori (sensor, in inglese) vengono spesso chiamati anche trasduttori (transducer).

In realtà, volendo essere precisi, il termine sensore indica solo l'elemento sensibile, cioè quella parte del circuito che effettua la misura della grandezza elettrica. Invece col termine trasduttore di indica il dispositivo completo di misura, il quale può contenere al proprio interno anche altra circuiteria, oltre al sensore vero e proprio.

Per esempio, nel caso del già citato AD590, l'elemento sensibile alla temperatura (il sensore vero e proprio) è costituito da una coppia di transistor. Il resto del circuito serve per alimentare l'elemento sensibile e per produrre la corrente di uscita.

Bisogna tuttavia osservare che questa distinzione viene raramente seguita: nella maggior parte dei casi i due termini, sensore e trasduttore, vengono usati praticamente come sinonimi. E così faremo anche noi nel seguito di questa trattazione.

 

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